Museo Casa Pagani

Museo Casa Pagani, Castello Valsolda

Tra i palazzi antichi più eleganti di Castello Valsolda, c’è sicuramente quello del pittore Paolo Pagani dove ha sede il Museo Casa Pagani, il più importante a livello europeo per numero di tele esposte di questo artista, ritenuto uno dei più importanti pittori del 600 /700 lombardo. Dall’arte antica a quella contemporanea, il Museo Casa Pagani vuol essere un centro della documentazione sull’emigrazione artistica valsoldese.

In breve

Un luogo da non perdere per gli amanti dell’arte e della cultura

Luogo d’arte, cultura e poesia a Castello Valsolda, espone capolavori di pittori locali come Paolo Pagani ed un tour artistico virtuale tra Italia, Spagna e il Nord delle Alpi, partendo dalla Valsolda.

Il Museo Casa Pagani a Castello Valsolda, nasce come centro di documentazione sull’emigrazione artistica valsoldese; conserva tele di Paolo Pagani e di alcuni artisti valsoldesi, attraverso cui viene raccontata la storia dell’emigrazione di questi artisti in Italia e in Europa.

Il Museo è gestito dall’Associazione Amici del Museo Casa Pagani per conto del Comune di Valsolda, si trova nel centro del paese di Castello, lungo la via principale. Il palazzo mostra maestoso la facciata decorata con statue a mezzo busto di imperatori romani a segnare la nobiltà del casato, disposte su 3 piani ci sono le 3 sale, dedicate a Paolo Pagani, all’emigrazione artistica in Italia e in Europa e agli artisti valsoldesi contemporanei. All’ingresso incontriamo un ritratto di Antonio Fogazzaro del pittore Battista Pedrazzini di fine Ottocento ed una riproduzione del ritratto dell’architetto e pittore Pellegrino Tibaldi, entrambi personaggi che, insieme a Paolo Pagani, hanno dato maggior lustro alla Valsolda.

Il Museo “Casa Pagani” è ospitato nella dimora valsoldese del pittore secentesco Paolo Pagani, posta in frazione di Castello.
Via C. Jamucci, 8
Castello Valsolda (CO) – Italia

Mappa

Altre info

Per prenotazione di visite guidate:

Comune di Valsolda (CO) Tel. 0344 68121
Email: direzione@museocasapagani.it
www.museocasapagani.it

Nei dintorni
  • Chiesa di San Martino nelle vicinanze si trova la Chiesa parrocchiale di Castello, affrescata sempre da Pagani e considerata la piccola “Sistina” di Lombardia; il soffitto barocco e l’ornato pittorico di fine ‘500 la rendono un piccolo gioiello della pittura lombarda.
  • Oria, la prima frazione provenendo dalla Svizzera, si estende sul lungo lago dove si trova Villa Fogazzaro, qui, una strada sterrata molto panoramica conduce ad Albogasio, passando per il cimitero dove, nella finzione poetica di Fogazzaro, è sepolta Ombretta.
Esperienze
  • San Mamete capoluogo della Valle, nei pressi del pontile, si ferma il battello che da Lugano porta fino a Porlezza e ritorno.

Al primo piano troviamo la sala dedicata al pittore Paolo Pagani di cui sono esposte sei tele: La discesa di Cristo agli inferi, il Sacrificio di IsaccoDio Padre fra due putti, rappresentazione della Carità;  una Ninfa sorpresa dai satiriCimone e Pero rappresentazione della Carità romana e San Giuseppe.

Al secondo piano, la sala dedicata all’emigrazione degli artisti valsoldesi.

In evidenza la figura dell’architetto Isidoro Affaitati, nativo di Albogasio (1622-1684 ca), il quale fu primo architetto del re di Polonia e autore di numerose chiese e palazzi nella Repubblica delle due Nazioni il Regno di Polonia e il Granducato dei Lituania; esposta anche una tela della seconda metà del Seicento con il ritratto di Carlo Ambrogio Affaitati, fratello di Isidoro, Canonico di Warmia (Polonia) e confessore della regina di Polonia Maria Luigia Gonza de Nevers, moglie di due successivi re: Ladislao IV e Giovanni Casimiro, della dinastia Vasa. L’alto prelato ha avuto il merito di introdurre i due fratelli nella corte polacca. Esposte anche alcune tele provenienti dall’oratorio privato di Carlo Ambrogio Affaitati, progettato dal fratello unitamente al Palazzo adiacente di Albogasio inferiore in seguito Ospedale Renaldi.

Un ritratto di Giovanni Lezzeni, attribuito a Biagio Bellotti, testimonia l’importanza della famiglia dei Lezzeni di San Mamete, pittori e scultori valsoldesi in Italia e all’estero, famosi anche per la presenza di alti ufficiali dell’esercito imperiale e prelati.

Un recente quadro ad olio, di autore polacco contemporaneo, regalato dal Sindaco della città di Węgrów al comune di Valsolda in cui è rappresentata la chiesa parrocchiale, progettata da Carlo Ceroni, rende omaggio all’architetto valsoldese, attivo in modo particolare nella cittadina polacca all’inizio del Settecento.

Al terzo piano sono presentate le opere di alcuni artisti valsoldesi contemporanei, a partire da un acquerello di Carlo Forni raffigurante l’interno della chiesa di S. Martino di Castello, oltre a vedute a olio, acquerelli e tele estroflesse di altri pittori.

Curiosità

Gli artisti della Valsolda sono Architetti, scultori, stuccatori e pittori che dal ‘500 hanno lavorato in Italia, Spagna e a Nord delle Alpi, dalla Svezia fino alla Polonia e alla Russia.

Photo credits: Simone Corti

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