Parco Valsanagra

In una magnifica vallata nel cuore delle Prealpi Lepontine, tra il Lago di Como e il Lago di Lugano, si estende il Parco Valsanagra dove scorre l’omonimo torrente Sanagra, meglio conosciuto come Senagra che, dalle pendici dei monti arriva fino alla foce di Menaggio. Nel 2005 al fine di valorizzare e salvaguardare questo territorio, il Parco Valsanagra è stato riconosciuto come Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) per volontà dei comuni di Grandola ed Uniti e Menaggio.

In breve

Una perla di natura tra Lario e Ceresio

Il Parco Valsanagra si estende su un vasto territorio caratterizzato da un ambiente naturale ancora quasi incontaminato e selvaggio, ricco di specie animali e vegetali e di antichi insediamenti rurali, attraverso cui si sviluppano anche numerosi percorsi.

Il Parco Valsanagra è piuttosto esteso, se consideriamo che percorre interamente da nord a sud l’asse vallare, con un dislivello di 1900 mt e 15 km di percorso. A nord della valle si collocano i Monti Tabor, Marnotto e Bregagno (2107 m), mentre a sud-est troviamo il territorio di Menaggio. A est della valle si trova il Monte Grona (1736 m) e a ovest la Val Cavargna, raggiungibile seguendo il percorso che dall’Alpe Logone (1100 m) sale fino al Monte Pizzone (1742 m).

Parco Valsanagra

Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS)
Via Molini, 2/8 – Grandola ed Uniti CO
Telefono: +39 0344.32115
E-mail: parco@valsanagra.it

Mappa

Altre info

Nei dintorni
  • Il Museo Etnografico Naturalistico Valsanagra
  • Villa Mylius Vigoni splendida dimora ottocentesca sul Lago di Como, a Loveno frazione di Menaggio
  • La Riserva Naturale Lago di Piano
  • Bosco Impero, un percorso naturalistico nel Comune di Carlazzo, uno dei tanti boschi creati negli anni ’30 del secolo scorso che ospita molte specie animali.
Esperienze
  • Percorso ciclabile – ex ferrovia Menaggio – Porlezza
  • Percorso della salute itinerario attrezzato per fare attività fisica, lungo quasi 4 chilometri. Da Loveno (320 m), località a monte di Menaggio, ci si arriva seguendo le indicazioni per Piamuro (o Pianure).

L’ambiente ancora selvaggio scavato dal fiume Sanagra e modellato dai ghiacci, si caratterizza per la presenza di boschi, praterie e alpeggi che si alternano a formare dei veri e propri mosaici naturali; sono presenti inoltre, specie vegetali rare o endemiche, ad esempio la pregevole abetaia di Abies alba che ricopre il bacino imbrifero del torrente; il notevole patrimonio faunistico, con più di un centinaio di animali stanziali, il microclima particolare ed il livello di urbanizzazione contenuto, uniti alla raggiungibilità del luogo, fanno di quest’area uno dei territori più interessanti dal punto di vista naturalistico e ambientale in ambito lariano.

Il grado di conservazione del patrimonio naturale che presenta un ambiente quasi incontaminato, si deve in primis ad un’eredità storica, poiché i primi insediamenti furono inizialmente stagionali, legati all’allevamento e alle attività nei boschi, divennero permanenti solo dopo l’insediamento di attività artigianali e industriali che sfruttavano l’acqua del torrente per scopi energetici. Fin dal passato, la derivazione delle acque del Torrente Sanagra è stata utilizzata per alimentare le macine dei mulini, i magli dei forni (loc. “Forno” – Cardano) e le turbine per la produzione di corrente (Seterie e Impresa Venini di Menaggio). Nonostante queste attività siano ormai cessate, i resti degli impianti rappresentano un inestimabile patrimonio etnografico e sono entrati a far parte dell’Ecomuseo della Valsanagra, visitabile lungo il cammino, che comprende anche il Museo Etnografico e Naturalistico Valsanagra nel Comune di Grandola e Uniti, con interessanti sale espositive sulle particolarità naturalistiche dell’area.

Un altro importante fattore che ha determinato le sorti di quest’area è la natura geologica della stessa, molto diversificata e che è stata interessata dal passaggio della “linea della Grona”, una faglia di rilevanza regionale che qui attraversa un giacimento fossilifero di importanza nazionale, ovvero l’affioramento carbonioso dell’Alpe di Logone.

Il Parco Valsanagra è parte integrante dell’Ecomuseo, si è sviluppato e lavora in pieno sodalizio con lo stesso, insieme al Museo Etnografico Naturalistico Valsanagra.

Curiosità

Nella Sala Paleontologica sono presenti resti vegetali di oltre 310 milioni di anni che rappresentano reperti unici in Lombardia, considerati fossili più antichi dell’intera provincia, rari anche a livello Nazionale.

Potrebbe interessarti...