Museo Etnografico Naturalistico Valsanagra

Il territorio che si sviluppa fra Lario e Ceresio, propone un’ampia offerta museale; in particolare nel comune di Grandola ed Uniti, la splendida Villa Camozzi sede del municipio, ospita il Museo Etnografico e Naturalistico Valsanagra il cui obiettivo è quello di creare una “memoria storica naturale” delle civiltà del passato che hanno popolato il territorio della Valsanagra, conservandone le tracce reali e documentali, al fine di tramandarle alle future generazioni.

In breve

Un museo che ripercorre la memoria storica naturale delle civiltà passate.

Il Museo Valsanagra è unico nel suo genere, insieme al PLIS Valsanagra rappresenta un vero e proprio centro didattico, in grado di guidare il visitatore alla scoperta di questo grande patrimonio cultura e naturalistico.

Il Museo Valsanagra, fondato ufficialmente nel 2001 grazie all’impegno del sindaco dell’epoca e di numerosi concittadini, è stato riconosciuto nel 2007 dalla Regione Lombardia come “Raccolta Museale” (dgr 2 agosto 2007 n° 8/5251); a completamento dello stesso è nata anche l’Associazione di volontariato “Storia, Natura e Vita” cui fu affidato il compito di pianificare e realizzare il museo ma, soprattutto di collegare la realtà del museo con il Parco Valsanagra, attraverso un vero e proprio centro didattico così da collegare due realtà in continuo e simbiotico dialogo:

Mappa

Altre info

Nei dintorni
  • Parco Valsanagra, si estende sul territorio di Grandola ed Uniti e Menaggio
  • Fornace Galli, è l’esempio più rilevante e meglio conservato di archeologia pre-industriale del territorio della Valsanagra.
  • Bosco Impero, un percorso naturalistico nel Comune di Carlazzo, uno dei tanti boschi creati negli anni ’30 del secolo scorso che ospita molte specie animali.
Esperienze

“il museo che guida il visitatore al parco e, al contrario, il parco che indirizza il visitatore al Museo”.

Il museo ospita numerose stanze tematiche dedicate ai fossili, agli animali, ai diorami, all’ex Ferrovia Menaggio Porlezza o ai funghi liofilizzati, mostrando la grande varietà di proposte naturali e culturali che il territorio offre.

Dal punto di vista naturalistico si possono trovare raccolte le testimonianze di fauna, flora, paleontologia ed etnografia della Valsanagra, presenti anche testimonianze di orografia, sentieristica ed ecologia, oltre ad antichissimi reperti fossili e carboniferi.

Il museo offre anche preziose testimonianze del passato locale, esposta una ricca collezione di attrezzi e strumenti di uso quotidiano, utilizzati dai locali per lavori ormai oggi scomparsi; da notare l’orologio del campanile di Naggio, frazione di Grandola che funziona grazie alla forza di gravità ed il simpatico ricordo della banda musicale di Grandola ed Uniti.

Nello specifico l’esposizione museale comprende 7 tipologie di sale, distribuite su due piani che approfondiscono diverse tematiche:

  • La Sala paleontologica è il settore più sviluppato con l’esposizione di rocce antichissime, fossili provenienti dal giacimento carbonifero della Val Gariasca, di zone limitrofe delle Alpi Lepontine e del Monte Pidaggia.
  • La Sala eco-faunistica espone tre diorami, verosimili ricostruzioni ambientali degli habitat faunistici e delle varie tipologie di vegetazione dai boschi di quercia alle praterie di montagna della Valsanagra.
  • La Sala degli animali impagliati espone una raccolta di animali che popolano il territorio della Valsanagra, in particolare un esemplare di grifone deceduto nelle montagne dell’Alto Lario.
  • La Sala micologica espone una raccolta di funghi liofilizzati ed è tra le poche presenti in Italia.
  • La Sala della banda è dedicata al corpo musicale di Grandola. Gli strumenti musicali della banda ormai sciolta in modo definitivo, hanno trovato la loro collocazione nel museo, disposti a simulazione di un concerto.
  • La Sala etnografica espone un’ampia raccolta di oggetti antichi, utensili e attrezzi utilizzati nel passato per svariate mansioni e attività lavorative ormai scomparse.
  • La Galleria della ferrovia una mostra fotografica documentale dell’antica ferrovia Menaggio-Porlezza (1884-1939) che ripercorre una storia molto importante per questo territorio che viene vissuta in modo molto nostalgico.
Il Museo Etnografico e Naturalistico Valsanagra è parte integrante dell’Ecomuseo Valsanagra, e si è sviluppato lavorando in pieno sodalizio con lo stesso, insieme al Parco Valsanagra.

Curiosità

Nella Sala Paleontologica sono presenti resti vegetali di oltre 310 milioni di anni che rappresentano reperti unici in Lombardia, considerati fossili più antichi dell’intera provincia, rari anche a livello Nazionale.

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