San Mamete è il principale borgo della Valsolda, affacciato con eleganza sulla sponda italiana del Lago Ceresio. Adagiato lungo la Via Statale, che costeggia l’acqua, si presenta come un intreccio suggestivo di vicoli, cortili e case a portico, dove l’architettura tradizionale lombarda incontra influssi ottocenteschi di gusto mitteleuropeo.
Il borgo deve il suo nome alla chiesa parrocchiale di San Mamete, edificio barocco del XVII secolo che domina la piazza principale e custodisce preziosi affreschi e decorazioni sacre. Accanto alla chiesa si apre un piccolo centro raccolto, punto di incontro per residenti e visitatori.
Tra le dimore storiche spiccano la Villa Gasperini “La Darsena”, legata alla memoria della scrittrice Brunella Gasperini, e la Villa Claudia, circondata da un parco privato che custodisce una cappella dedicata a San Filippo Neri. Passeggiando lungo le stradine che salgono verso l’interno si incontrano scorci pittoreschi, arcate in pietra e balconi fioriti, mentre lungo la riva del lago si aprono suggestivi affacci sull’acqua.
San Mamete fu luogo prediletto di artisti e intellettuali: qui soggiornarono e trovarono ispirazione scrittori, poeti e pittori, attratti dalla bellezza discreta della Valsolda e dalla sua atmosfera sospesa tra Italia e Svizzera. Oggi conserva ancora quell’anima autentica e raccolta, con la sua dimensione a misura d’uomo e il forte legame con il paesaggio naturale.
Visitare San Mamete significa immergersi in un borgo che custodisce storia, letteratura e memoria, ma anche la quotidianità viva di una comunità che si affaccia orgogliosa sul suo lago, tra montagne e orizzonti senza tempo.