In Val Cavargna il Natale si vive come una volta: senza vetrine, senza frenesia, ma tra case di pietra, strade addobbate con rami di pino, camini accesi e un’intera comunità che torna indietro nel tempo.

La 19ª edizione del Presepe Vivente di Sora, organizzata dal Gruppo Folcloristico Val Cavargna, è uno degli appuntamenti natalizi più autentici e partecipati del territorio del Ceresio.

Con oltre 120 figuranti e 100 collaboratori, l’intera frazione di Sora si trasforma in un grande presepe vivente a cielo aperto, dove i mestieri dimenticati tornano a rivivere:

-lo stagnino, con le scintille dello stagno nella notte;

-l’arrotino, che affila coltelli e freme di racconti;

-i segantini, sospesi a tre metri sul cavalletto;

le massaie, impegnate nella buseca e nella matuscia;

gli artigiani che realizzano zoccoli, scodelle e utensili.

Le antiche abitazioni vengono riaperte e riconvertite:

vecchie stalle, camini, cucine, laboratori del latte, lavatoi restaurati, stanze della filatura della lana.

Gli animali del posto – mucche, vitelli, pecore, capre, asini e cavalli – completano la scena rendendola reale, viva, emozionante.